testimone

A volte, per assistere a un evento senza coordinate temporali precise, l’unica cosa che possiamo fare è quella di sostare nel luogo in cui questo dovrebbe accadere e portare attenzione.

A questo punto, la posizione di rilievo in cui abbiamo collocato l’evento che aspettiamo inizia a muoversi, si sposta, e ci invita a diventare testimoni, più che altro, di un insieme di fatti.

In questa zona di falsa attesa, lo spazio pubblico e la personale sensibilità all’ascolto ci regalano un’occasione per ridefinire i parametri che misurano la relazione con l’ambiente in cui ci troviamo.

“Era mattina e a occhi chiusi mi lasciavo guidare dalle voci di chi passava o dal fruscio delle foglie sopra di me. Mi sembrava di poter percorrere, forse a memoria, anche le architetture che avevo di fronte. Quando li ho riaperti però, dove avevo sentito un discorso, stava parcheggiato un motorino appena spento e da solo. Li ho richiusi è ed partita Waka Waka di Shakira – questa purtroppo è nella mia testa da anni, ma direi che posso considerarla parte del paesaggio.”

Trovare il tempo.